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giovedì 18 aprile 2013

Il rasoio di Grillo (parente di quello di Occam)

E siamo sempre lì, fermi e immobili ciascuno nel rettangolino di terra su cui si è stato caritatevolmente adagiato  dallo tzunami Grillo il giorno dopo delle elezioni, sperando che succeda qualcosa e che la situazione si sblocchi.
Sul governo la grande corsa sul posto si è consumata: quaranta e passa giorni a parlarsi, vedersi, streamingarsi, e alla fine, com'era prevedibile, niente di fatto.
E allora? Allora, come insegnano le antiche liturgie istituzionali, passiamo ad occuparci d'altro: chissà che così non succeda qualcosa e si sblocchi la madre di tutte le battaglie.
L'altro di cui occuparsi, ovviamente, è l'elezione del Presidente della Repubblica. 
Inizia subito l'articolatissima analisi e, insieme alle elucubrazioni del dott. Sottile di turno, la rosa dei candidati (poi, perchè "rosa"? Non sarebbe più opportuno parlare di "margherita"?) si infittisce di petali: Finocchiaro, D'Alema, Prodi, Rodotà, Grillo, Berlusconi, Bersani, Marini, Fò, Bonino ecc. ecc.
Oh my God... e come si fa a mettersi d'accordo in mezzo a tutte queste ipotesi, ognuna sostenuta da sopraffina analisi politica-sociologica?

Nessun problema: ci pensa Grillo che, ricorrendo al solito (e poco probabile) meccanismo pseudo-democratico della consultazione on-line, tira fuori un nome (uno qualsiasi, anche se nel caso specifico è un nome di prestigio), lo propone e costringe tutti (ma proprio tutti) a formulare una propria proposta unitaria contro.

Si tratta di un fenomeno nuovo, estremamente interessante. Nel medioevo avevano il rasoio di Occam. Oggi abbiamo il rasoio di Grillo: è lui che semplifica lo scenario, polarizza la discussione, costringe ad avvicinamenti fino a pochi istanti prima improbabili (e tale è l'avvicinamento Bersani-Berlusconi che sottende la scelta di Franco Marino come candidato PD alla presidenza).
Il rasoio di Grillo, tra l'altro, dimostra che il buon Beppe ha a tutti gli effetti sostituito il miglior Berlusconi degli ultimi 20 anni. Eh sì, perchè fino a poco fa, tutti si univano in nome del professato (e non sempre praticato) anti-Berlusconismo... oggi si compattano sotto il vessillo dell'horror quinque stellarum...
Chissà se riusciremo, prima o poi, a compattarci pro e non solo contro...

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