Si è trattato di una tornata importante, con 719
comuni (l'8,9% del totale degli enti) chiamati alle urne (di cui 528
appartenenti a Regioni a statuto ordinario e 191 a Regioni a statuto
speciale). Tra questi, 7 comuni con più di 100 mila abitanti (Roma,
Catania, Messina, Brescia, Siracusa, Vicenza e Ancona) e 21
capoluoghi di Provincia (di cui 2 capoluoghi di Regione).
Una tornata elettorale che, al di là di ogni
considerazione di ordine politico, segna comunque l'inizio di una
nuova era. I 719 nuovi sindaci che, fra qualche giorno, presteranno
il loro giuramento, infatti, si troveranno a "fare i conti"
con le amministrazioni di cui assumeranno il governo con un approccio
del tutto nuovo, imposto dall'articolo 4 bis del D.Lgs 149/2011
(articolo introdotto nel nostro ordinamento dal famoso D.L. 174/2012,
ovvero dal decreto sul pre-dissesto).
"Fare i conti con l'amministrazione",
si noti, in senso letterale,
dal momento che, nel contesto normativo attuale, questa espressione
è molto più di un modo di dire.